… Anna G. Dostoevskaja racconta nelle sue memorie, pubblicate in Italia da Bompiani con il titolo Dostoevskij mio marito, come il grande narratore russo non potesse permettersi di bere neanche un bicchiere di vino per l’effetto nocivo che gli alcolici avevano su di lui: le crisi epilettiche di cui lo scrittore soffrì sempre, si manifestarono davanti alla giovane moglie proprio nelle prime settimane di matrimonio, quando i novelli sposi, invitati dai vari parenti, venivano festeggiati con vino e champagne…
(Casa museo di Dostoevskij: www.eng.md.spb.ru)
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Marzo 30, 2016
Spesso mi capita di leggere che molti artisti producano le ore opere sotto effetto di alcol e o droghe. Mi domando se i risultati siano migliori o peggiori in base alla quantità e qualità di “roba” ingerita.