Ecco la differenza; ed ecco anche da dove nasce quella sua libertà senza pari, che scompiglia le convinzioni (e le convenzioni) dell’inquisitore, il quale – con ogni probabilità – è proprio sinceramente convinto di agire in nome del Bene e della Giustizia. Si sente, in un certo qual modo, un benefattore del popolo: si presenta come una sorta di “illuminato”, chiamato a condurre un gregge di persone che ameranno l’idea – così sostiene – di poter avere una dittatura spirituale che deciderà, al posto loro, cosa sia bene e cosa sia male, cosa tollerare e cosa reprimere. In nome della felicità universale, naturalmente.
(Maddalena Negri)
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