(Dalla serie tv “Dostoevskij” (2010) di Vladimir Khotinenko. Fontekinopoisk.ru)
Non è difficile osservare come i protagonisti dei romanzi di Dostoevskij spendano molto del loro tempo in discussioni e meditazioni ma, come proprio a causa di ciò, mangino molto poco. Eppure, stando alle testimonianze degli amici e dei familiari dello scrittore, la cucina russa ha sempre occupato un ruolo importante nella vita quotidiana di
Dostoevskij, tanto che in casa sua la consumazione di certi piatti comportava dei veri e propri rituali.
Secondo la testimonianza della seconda moglie dello scrittore, Anna Grigorevna Dostoevskaya, il marito “amava la cucina russa”. Dostoevskij infatti chiedeva spesso che gli venissero preparati piatti all’epoca molto popolari a Pietroburgo, quali la moskovskaya solyanka (una zuppa piuttosto grassa fatta con brodo, salsiccia tagliata a pezzetti, cavolo e cetrioli in salamoia), le scaloppine di vitello (filetto di vitello in crosta), i rasstegai (pasticci al forno con un’apertura superiore e diversi tipi di ripieno) e vari timballi vegetariani ripieni di piselli, rape, funghi in salamoia e altro ancora.
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