Dio, l’uomo e la libertà (per Dostoevskij) costituiscono dunque un unico grande e complesso problema; ma se l’uomo rifiuta Dio, automaticamente abdica alla sua libertà e non può che scegliere il male. Il rifiuto di Dio non si manifesta tanto in una condotta dissoluta e immorale quanto nel tentativo di cancellare l’immagine divina che l’uomo ha in sé. L’obiettivo che l’ateismo si pone consiste proprio nell’oscuramento della sfera spirituale dell’uomo; infatti, quando l’uomo si percepisce come creatura desacralizzata, il mondo si chiude su di lui come una prigione, la prigione del “due più due uguale quattro”.
(Dostoevskij – Note per una critica dell’età moderna Chiara Ruth Rantini)
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Luglio 18, 2015
Sarebbe interessante approfondire la “teoria” del 2+2=4. Chi mi dice qualcosa?