Dostoevskij adorava i dolciumi e li conservava in appositi cassetti nella libreria del suo studio. Annota a tale proposito Liubov Fedorovna Dostoevskaya, figlia dello scrittore, nelle sue memorie: “Mio padre li consumava con piacere durante la giornata e a volte anche di notte”. Oltre ai dolci, Dostoevskij amava molto anche la frutta. Possiamo immaginare come dovessero apparire i cassetti della sua libreria, pieni di scatole con frutti di bosco, datteri, noci, uvetta e pastila alla frutta
(un tipo di dolce che veniva preparato nel XIX secolo in Russia, con purea frullata di mele, zucchero e altri frutti), uvetta di Corinto, marmellata, prugne reali e perfino uva fresca!
(http://it.rbth.com/cultura/2016/01/14/mangiare-come-dostoevsky-le-abitudini-alimentari-dello-scrittore_559175)
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