Dostoevskij e la Bellezza

La nascita di venere – S. Botticelli (1482.1485)

“… vorrei sottolineare ancora una volta che le — cosiddette — eroine «infernali» dei romanzi di Dostoevskij non sono strumenti dell’inferno bensì sue prigioniere. E l’inferno cattura proprio coloro che, al posto di dare se stessi in risposta all’inevitabile e ineluttabile bellezza che è data a loro (perché per Dostoevskij la modalità di esistenza della bellezza nel mondo è il dono di sé) cercano di appropriarsene e su questa strada entrano immancabilmente in conflitto con tutti quelli che cercano di fare lo stesso. La scoperta della propria bellezza come risposta a una bellezza che si rivela è un cammino di sovrabbondanza, un cammino sul quale l’uomo diventa una sorgente di grazia per il mondo.”

(Fonte: Osservatore Romano, 21/04/2012)

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