Il granello

Dostoevskij ha trovato il granello di sabbia che distrugge il meccanismo contro il quale non risparmia i suoi feroci attacchi. Ma si badi bene, tutto ciò in difesa della libertà umana. E poco male se questa operazione sottintende, in maniera nemmeno troppo velata, che non è possibile un’umanità da cui sia estirpato completamente il male. Ciò che Dostoevskij teme più di ogni altra cosa, è che l’uomo sia privato della libertà e annullato in sistemi premeditati: “dunque, basta solo scoprire queste leggi della natura e l’uomo non risponderà più delle proprie azioni e gli sarà estremamente facile vivere. Tutte le azioni umane, va da sé, saranno enumerate allora secondo queste leggi, matematicamente, come le tavole dei logaritmi […] “Solo allora”, tutto ciò lo dite voi “inizieranno nuovi rapporti economici, già del tutto pronti e calcolati anch’essi con esattezza matematica, cosicché in un attimo sparirà ogni tipo di domanda, proprio perché ad esse risulterà ogni tipo di risposta. Allora sarà costruito il palazzo di cristallo.”

di Alessandro Palladino

alessandropalladino@alice.it

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