… Il punto di vista di Dostoevskij è questo: egli guarda tutto tramite la sua veggenza, la sua lucidità, la sua profondità. È il punto di vista cristiano. Possiamo certamente partecipare alla polemica intra-cristiana tra le varie confessioni, ortodossa e cattolica: sappiamo quanto fosse vivace e addirittura astioso a volte l’anticattolicesimo di Dostoevskij, ma lo consideriamo come una sua debolezza.
Troviamo in lui anche un’altra debolezza (queste debolezze ci invitano a non santificarlo!): il suo antisemitismo. Queste debolezze che troviamo in Dostoevskij pensatore, come altre che troviamo anche nel Dostoevskij uomo, non scalfiscono minimamente la forza, l’integrità, la superiorità della sua personalità e della sua creatività, e questo conferma che siamo di fronte ad un fenomeno eccezionale.
(Vittorio Strada, Scrittore Ordinario di Lingua e Letteratura Russa all’Università di Venezia)
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