Sappiamo che Dostoevskij ebbe una vita rocambolesca e inquieta, segnata da alcuni fatti e circostanze che si radicarono fortemente nella sua coscienza e che furono il combustibile di tutte le sue opere.
Basti ricordare l’epilessia che lo accompagnò per tutta la vita (descritta dettagliatamente ne L’Idiota, e ne I fratelli Karamazov; il vizio del gioco alla roulette e i conseguenti perenni debiti; la finta esecuzione nella fortezza di Pietro e Paolo a Pietroburgo; la condanna ai lavori forzati in Siberia; l’incontro con la moglie di un decabrista che gli regalò un volume del Vangelo; la conseguenza scoperta ed esaltazione della figura di Cristo; l’incontro con i delinquenti comuni e la scoperta della loro umanità indipendentemente dai delitti compiuti.
(Dianella Bardelli www.lankelot.eu)
4
Leave a Reply