Per quanto possa suonare azzardato, per Dostoevskij l’esistenza del male assoluto è un problema secondario. Il vertice più elevato del male è un nome che non esiste. E anche se i demòni sono in grado di distruggere, conquistare, devastare il mondo a loro piacimento e macchiarsi dei crimini più orrendi, è qualcos’altro a richiamare con maggiore urgenza l’animo e l’attenzione dello scrittore russo; qualcosa di cui il male, forse, è niente più che l’ombra. Tutto ciò si vedrà bene solo nei “Karamazov”.
(Andrea Oppo)
http://www.giornalediconfine.net/anno_2/n_2/16.htm
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