A Dostoevskij la notizia della grazia fu comunicata mentre era sul patibolo: vi era salito senza che nulla lasciasse pensare ad un atto di clemenza e questa esperienza lasciò tracce ovviamente indelebili sulla sua persona. Forse nessun altro grande scrittore come Dostoevskij ha saputo indicare con tanta felicità espressiva quale sia il vero dramma del condannato a morte.
(di Alberto Marchi, La pena di morte e Dostoevskij)
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