La scienza del nostro secolo – scrive Dostoevskij- confuta tutto ciò che c’era nella precedente concezione. Ogni tuo desiderio, ogni tuo peccato è originato dalle tue esigenze naturali non soddisfatte, dunque bisogna soddisfarle. Una radicale confutazione del cristianesimo e della sua moralità. Cristo non conosceva la scienza.
Immancabile esigenza di una nuova moralità (giacché di solo pane non vivrà l’uomo)…
… La legge della necessità o la legge dell’amore?
Ma la legge della necessità non regge, il pane non vale tanto. Ma accettando la legge dell’amore verrete a Cristo. E proprio questa sarà, forse, la seconda venuta di Cristo. Ma intanto cosa deve sopportare l’umanità? Noi ci infatuammo e vagammo nel regno della fantasia, ma sappiate che tutto ciò accadrà o perlomeno comincerà ad accadere nel nostro tempo. Come cadranno i Bismarck. Tutto ci coglierà all’improvviso…
(L. Del Santo,( a cura di), Dostoevskij inedito. Quaderni e taccuini 1860-1881, Firenze, Vallecchi, 1980, pp.289-90)
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