«Vedete: la ragione, signori, è una bella cosa, non se ne discute, ma la ragione è soltanto ragione e soddisfa soltanto la facoltà raziocinativa dell’uomo, mentre la volontà è la manifestazione della vita intera, ossia di tutta la vita dell’uomo, ragione e sue prurigini comprese. E sebbene la nostra vita, in tale manifestazione, risulti spesso essere molto misera cosa, ma è però sempre la vita, e non già solamente un’estrazione di radice quadrata. Ed è per esempio del tutto naturale che io voglia vivere soddisfacendo a tutte le mia facoltà vitali e non alla sola facoltà raziocinativa, ossia alla ventesima forse parte sull’intera somma delle mie facoltà vitali. Che cosa sa la ragione? La ragione sa soltanto quello che le è riuscito di conoscere (e magari certe cose non le conoscerà mai […]), mentre la natura umana agisce tutta intera»
(F. M. Dostoevskij, Ricordi dal sottosuolo, Bur, Milano 1984, pp. 48-49)
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