Non vi è affanno più tormentoso e continuo per l’uomo, rimasto libero, che il ricercare al più presto qualcuno da venerare. Ma l’uomo ricerca qualcosa che sia già inconfutabile, tanto inconfutabile che tutti gli essere acconsentano unanimemente e universalmente a venerare. Perché la preoccupazione di questi miseri esseri non è soltanto quella di trovare qualcosa che possa essere venerata dall’uno o dall’altro, bensì di trovare qualcosa in cui tutti credano e che tutti venerino, ma tutti insieme, senza eccezione. E proprio questo bisogno di comunione nella venerazione è il più grande tormento di ogni singolo individuo e dell’umanità intera fin dall’inizio dei secoli.
(Leggenda del grande inquisitore)
E. Paroli www.quattrocentoquattro.com
(*) Termine filosofico, introdotto da Leibniz, per riassumere il problema, presente in molte religioni, della sussistenza del male nel mondo in rapporto alla giustificazione della divinità e del suo operato.
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