“Qualcosa che tutti i registi hanno in comune, credo, quest’abitudine a tenere un occhio aperto al di dentro e uno al di fuori di loro. A un certo momento le due visioni si avvicinano e come due immagini che si mettono a fuoco si sovrappongono. È da questo accordo fra occhio e cervello, tra occhio e istinto, tra occhio e coscienza che viene la spinta a parlare, a far vedere.”
(Michelangelo Antonioni)
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