L’assenza di Dio, l’uomo e il nulla, il mondo come male oscuro e incomprensibile. Nel 192° anniversario della nascita, Lyudmila Saraskina, critico letterario, risponde alle domande dei lettori di Russia Oggi sul genio della Letteratura Russa.
In che cosa consiste la visione peculiare che Dostoevskij aveva della religione?
Quale delle sue opere rivela più chiaramente il suo credo religioso?
La particolarità della visione religiosa di Dostoevskij è che la sua fede passò attraverso il grande crogiolo del dubbio. Le sue convinzioni religiose sono espresse chiaramente nel romanzo “I fratelli Karamazov”.
Vorrei conoscere la relazione di Dostoevskij con il cristianesimo.
Era ortodosso e sentiva un grande amore per Cristo.
Qual era il rapporto di Dostoevskij con il cattolicesimo? Nelle sue opere emerge un’attitudine critica nei confronti di questa dottrina.
Conobbe, durante il carcere, dei detenuti polacchi che erano cattolici. Il loro atteggiamento arrogante nei confronti del resto dei prigionieri ortodossi lo infastidiva.
Più tardi, scrisse parole molto critiche su Papa Pio IX.
Dostoevskij lesse i Padri della Chiesa? Fu in qualche modo influenzato da Giovanni Crisostomo? Certo che li lesse. Sia i Padri della Chiesa che Giovanni Crisostomo. Riguardo al teologo bizantino, lo citò più volte nelle sue opere, conosceva la sua Liturgia e citava la sua
“Omelia per la Pasqua”: “Morte! Dov’è il tuo pungiglione?”
http://it.rbth.com/cultura/2013/11/11/come_comprendere_lenigma_dostoevskij_27897
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Marzo 26, 2016
buona pasqua a voi tutti. grazie per le belle parole che ci offrite.