Lacrime di primavera

Vi è qualcosa di indicibilmente commovente nella nostra natura pietroburghese quando, al sopraggiungere della primavera, essa all’improvviso rivela tutta la sua potenza, tutte le forze donatele dal cielo, si agghinda, si adorna di variopinti fiori..

Involontariamente mi richiama alla mente l’immagine di una fanciulla languida e malaticcia che voi guardate a volte con compassione, a volte pietosa tenerezza, e a volte poi semplicemente non notate, ma che a un tratto, in un batter d’occhio, diventa, in modo inspiegabile, indicibilmente bella e voi, colpito, inebriato, vi chiedete senza volerlo: quale forza ha fatto lampeggiare di un simile fuoco quegli occhi tristi e pensosi?

(Le notti bianche, Fëdor Dostoevskij)

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