Ricordo

… una sera in Abruzzo, gli ho sentito dire un’altra cosa. Quando il giornalista gli chiede “perché non fa più film, maestro?”, Scola risponde: “Perché ho scoperto che Dostoevskij ha scritto tantissimo …

… Ci sono parole che galleggiano un palmo sopra la schiuma putrida delle chiacchiere. E Scola, tra una parola e un pernacchio, ti dice che non vale la pena mettersi a combattere per strappare un’ultima pellicola alla propria storia, per aggiungere un pezzetto di racconto a un racconto già abbondantemente raccontato. Meglio sedersi in poltrona e rileggere le parole che sono arrivate vive attraverso il cimitero della letteratura che seppellisce libri e scrittori ogni giorno.

(Ascanio Celestini)

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