Tre donne. L’amore felice

Anna Grigorievna Snitkina fu la stenografa che aiutò lo scrittore durante la stesura del romanzo “Il giocatore”. Lo scrittore aveva 25 anni più di lei. (Anna Grigorievna Snitkina)

Lavorarono al romanzo a tal punto che dopo un paio di giorni dalla sua conclusione non riuscirono a immaginarsi l’uno senza l’altro e così nel 1867 Anna divenne la moglie di Dostoevskij. Ci si chiede quale significato abbia avuto per lo scrittore il romanzo “Il giocatore”: L’ eroina principale del romanzo è riconducibile all’amata Appolinaria, lo scrisse letteralmente sul letto di morte della moglie Maria e lo redasse con l’aiuto della stenografa e futura moglie, Anna.

Dopo il matrimonio con Anna, Dostoevskij sentì una necessità piuttosto pratica: aveva bisogno di costanza, di un terreno solido sotto i piedi. E inizialmente il loro matrimonio somigliò al rapporto di Dostoevskij con le sue ex amanti, ma poi Anna fece un passo che nessuna prima aveva osato fare: gli chiese di tenere unita la famiglia, cambiare l’atmosfera e andare all’estero. Un anno dopo il matrimonio nacque la seconda figlia, che lo scrittore amò sinceramente. Ma presto nella casa dei coniugi arrivò un grande dolore: la piccola Sonia morì. Più tardi ebbero altri tre figli. In 14 anni di matrimonio con Dostoevskij, Anna provò dolore e angoscia: la morte di due bambini, la gelosia del marito, la sua dipendenza dal gioco, ma non si lamentò mai del destino e fino all’ultimo giorno rimase una compagna fedele. Probabilmente fu proprio perché Anna si rivelò l’unica donna ad accettare Dostoevskij così com’era, senza cercare di cambiarlo, che l’amore per questa ragazza fu il più felice e armonioso nella vita dello scrittore.

(http://it.rbth.com/2015/07/29/dostoevskij)

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